Il 14 gennaio 2019, finalmente è giustizia per Andrea Campagna. Un Falcon 900 del Governo Italiano ha riportato in Italia il killer contumace Cesare Battisti che il 19 aprile 1979 aveva assassinato il giovane agente di Pubblica Sicurezza Andrea Campagna in un agguato terrorista a Milano
#1982 Io, Noi: Fratelli nel Giuramento
Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’Amministrazione per il pubblico bene.
Sono nel piazzale della Caserma della Polizia di Stato di Vibo Valentia, novembre 1982. Intorno a me, allineati e coperti, un centinaio di giovani agenti ausiliari di leva della Polizia di Stato. Ascoltiamo immobili le parole del tenente colonnello Ivo Blasco. Prima il suo discorso a chiusura del corso, il 4°, e poi la formula del giuramento. Siamo entrati, fieri e preparati. Orgogliosi: tre mesi di scuola, dura? No, in realtà giusta e motivante. Davanti a noi il Capitano Cosimo Maruccia. Ma sicuramente “marciava” con noi un giovane agente calabrese, Andrea. Ucciso a Milano anni prima, ingiustamente e vigliaccamente.
La mente, guidata dal tono fermo del Comandante Ivo Blasco, va indietro.
Il 19 aprile 1979, data del mio 20 °compleanno. Ricordo di una notizia ascoltata al telegiornale, l’uccisione del giovane agente di Polizia Andrea Campagna, per mano dei terroristi. Ricordo la sua fotografia, trasmessa dalla televisione. Simile ai miei due Fratelli. Simile ai tanti Fratelli che marciano con me nel piazzale della caserma di Vibo Valentia, scuola della Polizia di Stato.
Si, strano strano il destino, la caserma dove mi trovo, dopo tre mesi di duro, ma “motivante” corso, è intitolata proprio ad Andrea Campagna.
Mi ricordo ancora la prima sera in Caserma, 4 settembre 1982. Appena arrivato mi sistemarono in un camerata da sei. Il giorno dopo le prove attitudinali e test vari. Dentro o fuori, un anno in Polizia o partenza immediata per il CAR, la naia nell’Esercito.
Sono Armando, atleta e studente universitario, amo scrivere e non ho deciso cosa fare della mia vita.
Potrei essere Antonio, meccanico. Nella vita vorrei fare di tutto, ma non il meccanico.
Forse sono Marco, toscano, costruisco wind surf. Non voglio lavorare con la resina e gli acidi: vorrei l’avventura. Non costruirla per gli altri.
Pure io sono Marco, diplomato, romano e romanista. Devo decidere che carriera intraprendere.
Eravamo in tanti, in diverse caserme d’Italia della Polizia di Stato. Tante storie diverse, ma in realtà uguali. Aspettavamo di superare le prove e entrare, di diritto, nel 4°Corso Agenti Ausiliari di Leva della Polizia di Stato.
Venivamo da tutta Italia, non ci conoscevamo ma avevamo tanto in comune. Giovani, diplomati, senza nulla sapere su cosa avremmo fatto del nostro futuro e di cosa ci aspettava nei prossimi mesi.
Soltanto tanta voglia di investire un anno in Noi stessi e nel nostro Paese.
Non sapevamo che ci saremmo ritrovati Fratelli.
Fratelli finito il corso ma anche dopo 37 anni.
Agenti Ausiliari di leva del 4° corso della Polizia di Stato, lo giurate voi ? LO GIUROOO !!!
Il 5 ottobre 2019 ci ritroviamo, dopo 37 anni. Finito il primo anno le scelte sono state diverse, chi è rimasto un altro anno, chi ha fatto carriera, chi ha scelto altre strade. Per me due anni nella Polizia di Stato, una esperienza unica. Tanti ricordi, nessun rimorso.
Alcuni Fratelli non ci sono piu’, scomparsi in servizio o per cause naturali. Dopo tanti anni è finita la latitanza dell’assassino di Andrea Campagna.
Chi lavora ancora, chi è andato in pensione. Avevamo 20 anni, andiamo per i 60.
Sono Armando, niente più sport, amo ancora scrivere e non ho deciso cosa fare della mia vita: lavoro nel web …..
Potrei essere Antonio, ora ho una officina meccanica. Mi sarebbe piaciuto gestire un autoparco della Polizia Stradale.
Forse sono Marco. Una carriera nella Polizia di Stato. Da poco sono in pensione, magari mi costruisco un wind surf e imparo a usarlo.
Pure io sono Marco, dopo il 4°Corso l’Accademia. Sono Dirigente della Polizia di Stato e sempre romanista.
Ci siamo incontrati in tanti il 5 ottobre 2019. Alcuni di noi non si sono mai incontrati in questi anni, altri li abbiamo dimenticati dopo tanti anni.
Ma ci riconosciamo subito, siamo Fratelli.
Nei giorni scorsi ho parlato tramite social con la sorella di Andrea, Sabrina Campagna. Le ho raccontato di quanti sono passati per servizio nella Caserma intitolata a suo Fratello e di cosa hanno condiviso. Alcuni per iniziare poi una diversa attività lavorativa, altri, molti, trattenendosi in Polizia: “Intanto porta i miei saluti a tutti! Sono contenta che abbiate condiviso una, seppur piccola, parte della vostra vita nella caserma intitolata ad Andrea! Sono fiera ed orgogliosa di mio fratello e finché lui sarà ricordato, non sarà morto invano.”
Andrea Campagna Agente della Polizia di Stato – vittima dei terroristi
Nato era nato a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, provincia di Catanzaro, il 18 agosto 1954. Guardia di Pubblica Sicurezza. Era entrato in Polizia nel 1974 frequentando la Scuola allievi di Bolzano, 38 Corso. Dopo il giuramento ha prestato servizio nei reparti di Bolzano e Milano, per poi essere assegnato alla Digos della Questura di Milano.
Andrea Campagna è stato trucidato a Milano, intorno alle 14 del 19 aprile 1979, in un agguato in via Modica. Cadde sul marciapiede di fronte al portone dell’abitazione della sua fidanzata, mentre, dopo aver svolto il suo turno di servizio e aver pranzato con la famiglia della fidanzata, si accingeva a salire sulla propria autovettura per accompagnare il suo futuro suocero al lavoro.
Atteso da un gruppo di terroristi, fu raggiunto da cinque colpi di rivoltella calibro 357 magnum. Un agguato che non lascia scampo al giovane Andrea.
Il 24 settembre 2004 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria con la motivazione: «Mentre si accingeva a salire sulla propria autovettura dopo aver espletato il turno di servizio, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosigli contro in un vile agguato, rivendicato poi da un gruppo terroristico. Mirabile esempio di elette virtù civiche ed alto senso del dovere».
Il 29 marzo 2010 gli viene concessa l’onorificenza di “vittima del terrorismo” «per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’Amministrazione di appartenenza e per i quali fu ucciso a Milano, il 19 aprile 1979, in occasione di un attentato rivendicato dai Proletari armati per il comunismo».
A Milano, il 21 aprile 2012, il parco Teramo è stato intitolato ad Andrea Campagna.
A Roma, il 30 novembre 2013, il Comune di Roma ha intitolato ad Andrea Campagna il Parco Meda, nel quartiere Pietralata.
Ad Andrea Campagna è stata intitolata la Scuola Allievi Agenti di Polizia di Stato di Vibo Valentia e una strada nel comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, suo paese natale.
Una lapide è stata posta dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, a Milano, nel luogo dell’attentato, insieme a una targa in un monumento nella vicina piazza Miani.
Il 22 maggio 2015, presso la Questura di Milano è stata inaugurata dal Questore una sala riunioni, a lui dedicata, negli uffici della DIGOS.