I turisti che, sempre più numerosi, vengono a visitare la nostra Città, restano affascinati dallo spettacolo di Piazza del Duomo. La Cattedrale e il Campanile, il Battistero e il Palazzo di Giano e tutti gli altri edifici che si affacciano sulla piazza hanno un fascino emozionale. Fascino che colpisce anche i pistoiesi che quotidianamente la attraversano
Maria Lorello, conosciuta e stimata insegnante in pensione, ne racconta sui social la storia, grazie appunti rielaborati dopo una delle tante visite guidate insieme ai suoi alunni.
Avremo modo di incontrare spesso Maria Lorello, preparata e attenta social influencer, insegnante in pensione. Per seguirla: profilo facebook
BREVE STORIA DELLA PIAZZA DEL DUOMO DI PISTOIA
Durante l’operazione di scavo della cripta del Duomo sono stati trovati resti di una villa romana.
La piazza nel Medioevo era più stretta di quella attuale di 15 metri, infatti i due edifici allora esistenti erano più avanti rispetto a quelli attuali. Essi erano: il Palazzo del Maggior Sindaco (dove ora c’è la banca) e il Palazzo del Capitano del Popolo (dove ora c’è il Palazzo del Governo). Il Maggior Sindaco era il revisore dei conti del Comune, cioè richiedeva i bilanci. Entrambi i palazzi alla fine del 1400 furono incendiati e quindi abbattuti, a causa delle lotte tra la famiglia dei Cancellieri e quella dei Panciatichi. All’inizio del 1600 il granduca Cosimo dei Medici decise di costruire il Palazzaccio (dove ora c’è il Palazzo del Governo), ma costava troppo e la costruzione fu perciò interrotta. Sotto il Palazzaccio c’era una trattoria chiamata “Inferno”, a causa delle pareti tutte annerite dal fumo della cucina.
Nel 1934 fu buttato giù il Palazzaccio e costruito il palazzo attuale che fino a pochi anni fa era sede dell’INPS e ora è invece ospita gli uffici del Prefetto, il rappresentante del Governo a Pistoia. Sempre nel 1600, accanto al Palazzaccio fu costruito un palazzo della famiglia Bracciolini (dove ora c’è la banca). Gli unici edifici che hanno conservato nel tempo la loro destinazione d’uso sono: il Palazzo Comunale e il Tribunale, oltre alla cattedrale. Quel palazzo dove attualmente c’è il Bar Duomo era una chiesa, denominata Santa Maria Cavaliera e fu soppressa nel 1750 dal vescovo Scipione Ricci.
Nel Medioevo, i cavalieri che correvano il Palio arrivavano in questa chiesa e i vincitori ricevevano il palio (un drappo color cremisi ricamato d’oro): ecco perché essa si chiamava così. I cavalieri, partiti da Barile, percorrevano una strada tutta a diritto (Pontelungo, Porta Lucchese, Via Puccini, Via della Madonna, Via degli Orafi). A volte il cavallo arrivava senza cavaliere e ciò era possibile perché il precorso era tutto a diritto e perché ai lati della strada mettevano dei drappi neri, quindi il cavallo era obbligato a seguire quel percorso. Sul lato della Cattedrale c’era una loggia con 3 arcate e il tetto a capanna: la Loggia del Giuramento o Loggia del Teatro. Gli Anziani (che non potevano avere meno di 35 anni), prima di entrare in carica giuravano sotto quella loggia. Vi si svolgevano anche rappresentazioni teatrali. Fu abbattuta nel 1777.
Il cavalcavia sulla Ripa del Sale, che unisce il Comune alla cattedrale, fu costruito nel 1600 per permettere alle Magistrature (che abitavano nel Comune nelle stanze attualmente adibite a Museo Civico) di recarsi in chiesa per assistere alla Messa. Essi non potevano uscire se non tutti insieme e solo per gravi motivi: ciò per evitare il pericolo di essere corrotti dalla cittadinanza. La loro carica durava 2 mesi. Il tribunale fu costruito nel 1367, mancava un piano ed era più stretto. È stato rifatto così nel 1846 sullo stile del Medioevo e inglobando case private che erano in Via degli Orafi. Al posto degli scalini c’era una rampa in discesa perché in caso di sommosse, allora frequentissime, il podestà doveva far partire subito i cavalli che così potevano scendere velocemente. Il tribunale è ricoperto da un intonaco che vuole imitare la pietra serena, le finestre sono costruite sullo stile di quelle del Comune: bifore e trifore (se hanno una sola apertura si chiamavano monofore). Sulla facciata ci sono gli stemmi dei vari podestà che amministravano la giustizia nella città, c’è anche lo stemma di Pistoia perché lo stemma appartiene al Comune. Il cortile interno è tipico dei palazzi medievali, al centro c’era un pozzo che raccoglieva l’acqua piovana
Nella foto di Sandro Nerucci un combattente de La Compagnia dell’Orso.
Nella foto di David Dolci uno scorcio della bellissima Piazza del Duomo.
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