Comunicato – Il vicepresidente di Fipe Confcommercio Pistoia e Prato Daniele Andreotti: “La normativa appesantisce ulteriormente le aziende, oltre ad implicare rischi importanti ed a richiedere competenze che non abbiamo” – pubblicato da La Terra del Gusto blog magazine
Pistoia, 27 gennaio 2025. “La sicurezza pubblica non può gravare su chi, come gli imprenditori, svolge un altro mestiere. Questo non fa che appesantire il lavoro delle aziende, oltre a sottoporci a rischi che non siamo in grado di affrontare”. Così il vicepresidente di Fipe Confcommercio Pistoia e Prato, Daniele Andreotti, a proposito del nuovo Decreto Piantedosi.
Il testo, pur specificando la possibilità di un’adesione volontaria, introduce meccanismi premiali per quelle attività che si dotino di un responsabile della sicurezza, di adeguati impianti di videosorveglianza ed illuminazione e di un “codice del buon avventore” che individui i comportamenti da far rispettare. Tra questi ultimi, il divieto di introdurre nel locale armi o strumenti atti ad offendere, sostanze stupefacenti e bevande alcoliche.
“È evidente – specifica Andreotti – che i titolari e i dipendenti delle attività non possiedono le competenze né gli strumenti necessari per gestire determinate situazioni, quelle gravi individuate dal testo, per le quali si rende necessario l’intervento delle forze dell’ordine. In caso contrario si determinerebbero rischi fisici notevoli, ricadute psicologiche e, non meno importante, l’eventualità di doversi anche difendere in giudizio, affrontando lunghi e dispendiosi procedimenti penali”.
“L’idea della volontarietà dell’adesione, inoltre, apre un varco a divisioni interne e ad un generale ingolfamento del nostro lavoro, peraltro in una fase che è già interessata da una contrazione dei consumi, come abbiamo recentemente evidenziato”.
“Ancora una volta, dunque, si pretende dagli imprenditori un compito diverso dal loro impiego principale. Fipe, al netto del fatto, sconcertante, che in prima battuta non sia stata coinvolta, è da sempre disposta alla più ampia collaborazione. Ma è necessario ascoltare la voce di chi ogni giorno lavora nel settore per giungere al miglior testo normativo, nell’interesse di tutti”.
Comunicato Fipe Confcommercio Pistoia e Prato