Numeri impressionanti e in costante crescita per Enrico Bartolini: la Guida Michelin passa dalle precedenti 9 stelle totali a ben 12. Per lo chef partito dalla sua Larciano, anzi da Castelmartini, la Rossa ha da anni tanti riconoscimenti in serbo. E tutti meritati. Ne parliamo con alcuni addetti ai lavori
Tutto l’orgoglio di Larciano e Castelmartini, provincia di Pistoia, nelle parole del sindaco di Larciano Lisa Amidei che abbiamo raggiunto telefonicamente:
Enrico sta diventando sempre di piu’ un emblema nazionale. Anche con gli impegni televisivi che sta portando avanti non scalfiscono la sua passione e dedizione a piatti e clienti, tenendo alto il nome della sua cucina. Questo denota sicuramente tanto senso di responsabilità e attaccamento al lavoro oltre a una marcia in più. E Larciano e Castelmartini non possono che essere orgogliose e gioire di queste ennesime meritate stelle. Enrico ti aspettiamo per festeggiarti ancora.
Anche per gli addetti che “raccontano” la buona tavola il costante successo di Enrico Bartolini è meritato, frutto di una attenta e costante dedizione al suo ruolo di chef mentore. Seleziona e forgia chef talentuosi portandoli ad altissimi livelli: la conquista di una o più Stelle Michelin per singola location.
Per il 2023 il firmamento Bartolini si arricchisce di tre nuove stelle e sale a quota dodici. L’edizione 2023 della prestigiosa Guida Michelin premia con la seconda stella la Locanda del Sant’Uffizio guidata dallo Chef Resident Gabriele Boffa, e con un macaron sia il Ristorante Anima, condotto dallo Chef Resident Michele Cobuzzi, sia Il Fuoco Sacro del Petra Segreta, Relais&Chateaux a San Pantaleo in Sardegna, che vede lo Chef Alessandro Menditto a fianco dello Chef patron Luigi Bergeretto.
*** Ristorante Enrico Bartolini, Mudec-Museo delle Culture, Milano
** Glam, Palazzo Venart, Venezia
** Locanda del Sant’Uffizio, Relais Sant’Uffizio, Cioccaro di Penango (AT)
* Anima Ristorante, Hotel Milano Verticale|UNA Esperienze, Milano
* Casual Ristorante, Bergamo in Città Alta
* Il Fuoco Sacro, Petra Segreta Resort & Spa, San Pantaleo, Olbia (SS)
* Il Poggio Rosso, Borgo San Felice Relais & Chateaux, Castelnuovo Berardenga (SI)
* La Trattoria Enrico Bartolini, L’Andana Resort, Castiglione della Pescaia (GR)
Enrico Bartolini : ne parliamo con Stefano Incerti aka StefanoKitchen
Stefano conosce e racconta molto bene il mondo della ristorazione, in particolare stellata. Critico gastronomico, collabora con vari magazines e guide ristoranti in Italia ed all’estero. Pubblichiamo spesso e volentieri suoi contributi anche su La Terra del Gusto. StefanoKitchen ha un forte seguito su Instagram: un vero food influencer stellato o come ama definirsi lui un food writer. Stefano Incerti ci racconta Enrico Bartolini:
Ho avuto la fortuna di provare, in diversi suo ristoranti, le proposte di Enrico Bartolini e delle sue brigate. Sono veramente molto contento per Enrico, con il quale ci scambiamo dei messaggi ogni tanto, per questi meritati riconoscimenti. Complimenti allo Chef ed all’Uomo. Non è soltanto uno chef eccellente ma anche un ottimo talent scout ed ottimo manager.
Molto preciso e quadrato, non perde mai di vista l’obiettivo e, come abbiamo visto negli ultimi anni, nonostante tutte le tempeste che abbiamo attraversato, ha sempre fatto centro. Una sorta di re Mida dell’alta ristorazione, tutto ciò che tocca diventa un macaron (a volte piu’ di uno ndr).
Battute a parte siamo tutti felici che un toscano, un larcianese doc, sia stabilmente nell’Olimpo della galassia delle stelle Michelin. Mi piace ricordare che tutte le volte che lo incontro mi ricorda sempre la sua Castelmartini, ai margini del Padule di Fucecchio.
Marco Bechi, food & wine blogger – Sono stato recentemente a Il Poggio Rosso a Borgo San Felice dove, sotto l’egida di Bartolini, Juan Camilo Quintero non solo ha confermato la sua stella ma ha ottenuto anche la stella verde per la sostenibilità alimentare. Credo che Enrico Bartolini sia un grande imprenditore che conosce i suoi collaboratori e sappia valorizzarli ottenendo il meglio da loro.
Naturalmente la scelta delle location influisce, guardiamo per esempio qui in Toscana L’Osteria all’Andana e Il Poggio Rosso a Borgo San Felice. Sono due realtà una meglio dell’altra.
Aldo Fiordelli giornalista e critico enogastronomico – Enrico Bartolini è un lavoratore indefesso. Lo è stato dai 14 anni, dai tempi di Barontini e della gavetta a Parigi quando dormiva 3 ore per notte. E lo è oggi dove ha saputo, da imprenditore e non solo da chef, restituire con generosità la sua conoscenza ed esperienza, dimostrando di essere una grande personalità umana e professionale per la cucina italiana. Dobbiamo ricordare più spesso che è toscano. È uno chef più attento all’ospitalità che all’esteriorità. Quindi sì dedizione, sensibilità, maturità e cultura.
Marco Gemelli direttore de Il Forchettiere giornalista e critico gastronomico – Il caso di Bartolini mostra la nascita e il consolidamento di una figura professionale diversa da quelle a cui eravamo abituati: non più solo chef, nemmeno chef-imprenditore, bensì chef-imprenditore-formatore/mentore in grado di garantire attenzioni e successo a tutto ciò che tocca. Una dote cui molti investitori sono interessati.
Luca MisterGusto Managlia il fotografo del cibo (e di chi lo cucina) – Non conosco personalmente Enrico Bartolini e le sue proposte. Ovviamente sono curioso, e non poco, di approfondire l’argomento (e l’obiettivo ndr). Presto andro’ a provarle.
Grazie per la disponibilità. Dei lettori e degli amici che hanno voluto condividere le loro riflessioni. Avremo modo di continuare a parlare di Stelle Michelin e della Guida 2023.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa Enrico Bartolini