Una delle poche serate con tre eliminazioni nella storia di Masterchef Italia, quella di giovedì 5 gennaio andata in onda su SKY e NOW. Dopo l’intervista a Francesco Girardi quella a Rachele Rossi, che ha dovuto lasciare la cucina di Masterchef 12. L’intervista #laterradelgusto
Rachele lascia la Masterclass e levandosi il grembiule anche il sogno di vittoria finale
Raga… è stato intenso come un Negroni all’aperitivo stressante più della fashion week. Ma l’importante è provare a portare a casa il meglio… e sempre con un favoloso sorriso. Un abbraccio enorme ai compagni di viaggio con cui ho condiviso gioie e dolori. Il commento su Instagram
Ciao Rachele, ben trovata. “Non è un buon segno raga” avevi visto giusto a inizio serata alla vista della Mystery Box in versione black…….
Ciao Armando, effettivamente non era un buon segno… da Barbieri vestito di nero alla Black Mystery Box… tutto prometteva molto male. Il mio “raga”, oltre alla mia indiscutibile milanesità, credo rappresenti al meglio il legame con gli altri ragazzi con cui ho condiviso questa esperienza, e che ora sono amici. Alzare la cloche e trovare diverse tipologie di sale e pepe da utilizzare come ingredienti e non come semplici condimenti è stata una sfida bella, ma assai complessa.
Vi sono toccati dei piatti della cucina francese che richiederebbero una specifica conoscenza, oltre a una elevata preparazione tecnica. Forse per partecipare a MasterChef non basta conoscere le basi ma serve altro, che dici?
Durante la gara le capacità tecniche e la conoscenza delle basi di noi aspiranti chef sono importanti, ma sicuramente la gestione dello stress è fondamentale. La carica emotiva è talmente forte che, a volte, in gara mantenere la calma è quasi impossibile e si casca sulla cottura di un pollo. Quello che a casa è facile, gustoso e ben riuscito spesso nella cucina di Masterchef diventa difficile e “pericoloso”.
Rachele come avevi preparato la tua partecipazione?
Sono stata iscritta all’ultimo momento dai miei ex colleghi ai quali preparavo i pranzi in ufficio con il solo ausilio di un vecchio forno a microonde e un tostapane. Quando ho scoperto che avrei davvero partecipato alle selezioni ho imparato a sfilettare pesci e a disossare polli, ma il tempo era pochissimo. Per la cucinata davanti ai giudici ho studiato il mio “dalla pelle alla lisca” cucinandolo per tutti gli amici che passavano a trovarmi a casa.
Avresti conquistato i Giudici potendo preparare piatti della tradizione milanese?
Sicuramente cucinare piatti più vicini alla mia tradizione familiare, cioè sia lombarda che salentina, sarebbe stato meno stressante, ma a MasterChef le insidie sono sempre dietro l’angolo quindi… chi può dire se li avrei conquistati e mantenuto il grembiule?
Ma in realtà quale è la cucina che ami? Tradizionale, rivisitata o fusion?
La mia cucina è basata sulla cura e sulla valorizzazione degli ingredienti, con un’attenzione particolare ai vegetali, cercando di ridurre gli sprechi ed utilizzando gli ingredienti in maniera organica e differente all’interno del piatto. Così ho conquistato il grembiule bianco, utilizzando il 100% del branzino: dalla pelle per le chips alla lisca per il fumetto e la carne per il ripieno dei miei ravioli.
Grazie Rachele. Ora quali sono i tuoi programmi futuri?
Intanto voglio ricominciare a vivere la cucina come una passione e non come uno stress che mi fa tremare le mani. Poi, ad oggi il mondo del lavoro è più fluido ed io ho deciso di vivere delle mie passioni, quindi spero di riuscire a coniugare la moda e la cucina. Grazie per l’intervista.
Ciao Rachele e grazie.
La Terra del Gusto – Masterchef 12 le interviste aspettando la finale
MASTERCHEF ITALIA: ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go.
Si ringrazia ufficio stampa SKY Masterchef Italia