Erano i primi anni ’80, per i giovani in età di leva si presenta l’opportunità di prestare il servizio militare nella Polizia di Stato. Per molti di loro dopo la ferma la scelta di restare in servizio. Per tanti una bella carriera ma alcuni raggiungono i vertici come Dirigente Superiore. Tra loro il Questore di Gorizia, di Rieti e di Pistoia. Ma anche il Prefetto di Roma. In comune hanno avere iniziato nella Caserma Andrea Campagna di Vibo Valentia. Andrea Campagna era un giovane agente della Pubblica Sicurezza assassinato a Milano il 19 aprile 1979. Oggi l’anniversario del vile omicidio, aveva 23 anni
Andrea Campagna prestava servizio presso la Digos di Milano, svolgendo peraltro compiti non operativi in ufficio. Fu ucciso in un agguato a colpi di pistola quando aveva soltanto 25 anni nel pomeriggio del 19 aprile 1979. Gli è stata intitolata subito dopo la Caserma di Vibo Valentia, da allora sede di Scuola di Polizia.
Proprio a cavallo della riforma e smilitarizzazione del Corpo delle guardie di Pubblica Sicurezza in Polizia di Stato – legge 1º aprile 1981, n. 121 – viene istituita la possibilità di prestare il servizio militare di leva come Agente Ausiliario di leva della Polizia di Stato, come già previsto da tempo per l’Arma dei Carabinieri. Con la possibilità di transitare, dopo selezione e ulteriore formazione, nei ruoli effettivi.
Per diventare Agente Ausiliario era necessario essere almeno diplomati, partecipare ad una selezione e poi a un periodo di formazione in una delle Scuole di Polizia, tra le quali appunto la Caserma Andrea Campagna di Vibo Valentia. Poi nove mesi di servizio, in particolare presso i Reparti Mobile.
Nel 1982 “ho marciato” con Andrea Campagna a Vibo Valentia. Eravamo tanti
Furono in molti a fare quella scelta, soltanto a Vibo Valentia quattro corsi l’anno con circa 250 allievi agenti per corso. E negli anni molte altre scuole della Polizia di Stato sono state coinvolte nella formazione degli agenti di leva fino al 2004, quando è cessato in Italia l’obbligo di leva.
Un considerevole numero di questi Agenti Ausiliari si sono trattenuti in servizio al termine della ferma contribuendo all’abbassamento dell’età media del personale in servizio. Nei primi anni poi anche il livello di scolarizzazione e culturale era ben superiore rispetto alle Guardie di Pubblica Sicurezza. Passando spesso dalla semplice licenza media alla totalità di neo inquadrati diplomati e spesso con una cultura universitaria o anche laureati.
Questo ha fatto fare sicuramente un forte salto di qualità alla Polizia di Stato rispetto al periodo ante riforma, non riconducibile soltanto al cambio di denominazione.
I “ragazzi” che hanno prestato servizio come Agente Ausiliario di leva nel periodo 1983 – 1985 hanno affrontato servizi impregnativi in una Italia diversa da quella attuale. Dalla vigilanza a tribunali e carceri per processi contro il terrorismo a rastrellamenti anche di settimane per rapimenti o alla ricerca di latitanti. Ma anche vigilanza anti terrorismo o a autorità e obbiettivi sensibili. Anche una “semplice” finale di Coppa dei Campioni, Roma-Liverpool provoca scontri che durano giorni. Tutto questo mentre la criminalità organizzata ha dato il suo “contributo”.
Eppure per tanti tutto questo aumenta la voglia di diventare un “effettivo” della Polizia di Stato e farne una scelta di vita.
Si parla spesso di un ripristino del servizio di leva, magari non per la creazione di “soldati” ma magari per dare nuova linfa alle varie forze di polizia e di protezione civile. Dando magari un reddito a tanti giovani e un “inquadramento” verso un posto di lavoro, anzi verso il “primo” posto di lavoro.
Anche le varie amministrazioni ne avrebbero un beneficio economico e operativo. Per gli agenti ausiliari di leva era previsto un periodo di addestramento di tre mesi rispetto ai sei mesi degli agenti effettivi. Cosa possibile perchè l’addestramento, completo e qualificato, sarebbe rivolto quasi esclusivamente a servizi di controllo e ordine pubblico. Poi il periodo al reparto di assegnazione farebbe avrebbe da una parte un ruolo di “scrematura” e selezione e dall’altra sarebbe sicuramente formativo.
Poi per chi si dovesse trattenere servizio effettivo si aprirebbe la possibilità di partecipare a concorsi e corsi per una carriera magari lunga e prestigiosa.
Il 1 ottobre 2022 si è svolto nella Scuola della Polizia di Stato di Peschiera del Garda (Verona) un raduno di Agenti Ausiliari di leva del 4 corso, arruolati nel settembre 1982 nelle scuole di Polizia di Vibo Valentia e Trieste.
Evento in particolare voluto e organizzato da Fabio Falcone, ispettore della DIA e sindacalista, con la partecipazione di 80 “agenti ausiliari” e la presenza del prefetto Lamberto Giannini, agente ausiliario del 15 corso a Alessandria nel 1986. Oltre al raduno si è svolto un Convegno sulle tematiche di un possibile ripristino di un servizio civile come Agente Ausiliario della Polizia di Stato. Di questo tema, eredità lasciata da Fabio Falcone, ci sarà sicuramente da parlarne. Nella foto Fabio mentre parla nella sala convegni della scuola di Peschiera.
Pochi mesi dopo questo Raduno Convegno una grave malattia ha portato via Fabio all’affetto dei suoi Cari e degli amici e colleghi.
1982 – 2022 – Servizio militare di Leva Polizia di Stato: Raduno e Convegno
Polizia di Stato: elevata professionalità nata grazie al servizio di leva
Come dicevamo per tanti il servizio di Agente Ausiliario ha dato inizio a carriere e professionalità di alto livello, come quella di Fabio Falcone nella Dia, Divisione Investigativa Antimafia. La Dia è nata da una intuizione di Giovanni Falcone e anche il giudice è legato in modo particolare a un agente ausiliario.
Nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 muoiono il giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Insieme a loro gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Montinaro era entrato nella Polizia di Stato come Agente Ausiliario di leva, 1 corso nel settembre 1981 nella Caserma Andrea Campagna di Vibo Valentia, decidendo dopo la ferma di transitare nel ruolo effettivo. Gli è stata intitolata la sala corsi della Caserma.
Il prefetto di Roma Lamberto Giannini entra nella Polizia di Stato come Agente Ausiliario di leva, 15° corso nel 1986 presso la scuola di Alessandria. Negli anni una brillante carriera, ricopre attualmente anche il ruolo di Commissario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025. Dal 2021 al 2023 è stato Capo della Polizia.
Una carriera iniziata nel settembre 1982 per il questore di Pistoia Marco Dalpiaz. 4 corso Agente Ausiliario di leva a Vibo Valentia, Caserma Andrea Campagna, decidendo di proseguire la sua esperienza nella Polizia di Stato. Originario di Roma nel 1992 lo troviamo a capo della squadra mobile di Arezzo, occupandosi di diverse e importanti indagini. Ad Arezzo si ricordano ancora di un suo arresto mentre era libero dal servizio, affrontando a mani nude un rapinatore armato di trincetto.
Abbiamo parlato solo di alcuni degli incarichi e delle sedi dove hanno prestato in questi decenni di servizio i Dirigenti della Polizia di Stato prefetto Lamberto Giannini e questore Marco Dalpiaz. Certamente una brillante carriera ma ricca anche di spostamenti e traslochi, di concorsi e corsi di formazione, durati spesso mesi o anni come nel caso dell’Accademia di Polizia.
Tutto era iniziato “semplicemente” come Agenti Ausiliari di Leva e sarebbe dovuto durare 12 mesi. Poi è diventata una passione e una scelta di vita.
Un percorso che anche altri Dirigenti della Polizia di Stato hanno percorso, ad esempio il questore di Gorizia Luigi di Ruscio, 5 corso Agenti Ausiliari a Vibo Valentia del gennaio 1983. Anche il questore di Rieti Mauro Fabozzi presta il servizio di leva come Agente Ausiliario 4° corso a Vibo Valentia nel settembre 1982. Ma ne parleremo presto.
La brillante carriera dei Dirigenti “di leva” della Polizia di Stato inizia nella Caserma Andrea Campagna