Sinceramente: alzi la mano chi avrebbe il coraggio di dire allo chef Antonino Cannavacciuolo che dovrebbe dimagrire. Pochi, ma forse nessuno: non fosse altro per il rischio di prendere una delle sue famose “pacche”. Coraggio che non è mancato alla 30enne Anna Leone, durante la prima puntata di MasterChef 11. Provocata, o meglio istigata, da chef Giorgio Locatelli.
Anna, giovane nutrizionista durante la selezione ha voluto proporre ai giudici la propria idea: una cucina che guarda anche alla linea, proponendo piatti accattivanti e piatti sfiziosi, ma poco calorici. I suoi ravioli ripieni cotti al forno, pur mancando della “chiattezza” tanto invocata da chef Cannavacciuolo, si presentavano appetitosi ed invitanti e sono stati il primo step per entrare nella MasterClass. ma anche qualche battuta e frecciata.
Come quando chef Locatelli si è avvicinato al piano di lavoro della nutrizionista, con una domanda scomoda e e provocatoria: “Secondo te, quanti kg dovrebbe perdere Antonino?“. Anna non si è tirata indietro dal rispondere, replicando: “Non lo so di preciso, credo 40…“. Di fronte alle risate di Barbieri e Locatelli, Cannavacciuolo è intervenuto con voce stizzita: “Mi stai dicendo che sono grasso?“.
La cosa è finita lì e il percorso di Anna Leone è proseguito, in modo sicuramente positivo fino a ieri, 20 gennaio, con l’eliminazione da MasterChef 11. E’ la sesta eliminata di questa edizione di MasterChef Italia.
Intervista esclusiva ad Anna Leone MasterChef 11 #laterradelgusto
D) Anna, come è nata l’idea di partecipare a MasterChef?
L’idea di partecipare a MasterChef, o meglio, di trovare il coraggio dopo 10 anni da telespettatrice di provare a fare la domanda è nata dalla voglia di buttarmi in quella che è la mia passione al mille per mille. Cucino almeno 5 ore al giorno, guardo solo documentari di cucina, leggo continuamente ricette, sogno accostamenti e piatti… dovevo farlo!
D) E’ possibile proporre a MasterChef dei piatti salutisti e dietetici o …. si rischia? E’ questa la tua idea di cucina?
Sapevo sarebbe stato un grosso rischio portare la mia idea di cucina, è lontana da quella di molti chef che vogliono per definizione la vellutata con una componente grassa o una carne magra “ingrassata” dal burro. Un giorno un famoso chef mi ha detto “per favore se mai verrò al tuo ristorante non pensare alla mia salute” ecco questo è stato il momento in cui ho capito che dovevo almeno provare a cambiare qualcosa. Pranzare o cenare al ristorante non può e non deve voler dire per forza mangiare cibi molto pesanti e calorici. La cucina gourmet e ricercata può e deve essere anche leggera e stringere sempre un occhio alla salute. I miei pazienti sono disperati all’idea di mangiare fuori vanificando tutti gli sforzi di un piano alimentare settimanale corretto, vorrei cambiare questo stereotipo. Mangiare fuori, bene e leggero si può.
D) Anna, ripensando alle selezioni (!), sei riuscita poi a parlare di cucina salutista, chiarendoti, con chef Cannavacciuolo?
Con chef Cannavacciulo ho avuto una grande intesa, in realtà la pensiamo esattamente alla stessa maniera sulla “dieta”. Ovvero pure “io voglio magnà!” esattamente come lui. Io mangio tantissimo e per me mangiare è una delle cose più belle della vita ed è per questo che ho cercato il modo di fare piatti buoni e light in modo da mangiarne in quantità!
Io e lo chef ci siamo incontrati ufficialmente sul tonno vitellato, neanche a farlo apposta non sapevo assolutamente fosse un suo piatto ed è nato così nella mia testa, eravamo quindi inevitabilmente connessi fin dal principio.
Scherzi a parte, ho letto molto dello chef e so che lui è il primo ad aver perso qualche chilo negli anni e da sempre adotta una cucina il più semplice e pulita possibile, in modo gourmet ma salutista.
E come dice sempre chef Cannavacciuolo “basta che sia buono.. ma bbbbuono”. Ovviamente con la giusta pronuncia e cadenza in napoletana, in un modo che ti deve far ricordare il sapore della della migliore pizza appena sfornata anche solo ad ascoltarlo
D) Sicuramente ci sono due ingredienti e due piatti che ti avrebbero messo in luce.
Un ingrediente senz’altro il pesce con lisca, che sia branzino, merluzzo o sogliole ad esempio. Vivo sul mare, compro pesce ogni mattina direttamente al molo dalle barche. L’importante è che sia appena pescato e lo cucino quotidianamente: quindi è ciò che più mi rappresenta. Altro ingrediente il pollo, alimento che spesso viene snobbato nelle diete perché ritenuto banale e insapore, invece è uno degli alimenti che racchiude più modalità di preparazione e può stupire nel gusto e nella forma.
Un piatto sarebbe sicuramente merluzzo mantecato con latte di cocco e lime su salsa al curry e cialda al sesamo croccante. L’altro piatto pollo fumé con insalata agrodolce.
D) Anna, come ti sei preparata per la selezione (libri, corsi, info on line)?
Per me la cucina è da sempre passione, mi sono preparata guardando documentari di cucina e leggendo continuamente di ricette e accostamenti particolari.
D) Da fuori non si capiscono tante cose. Ad esempio mantenere il segreto sulla partecipazione e sull’esito. Tu come sei riuscita a farlo?
È stato molto difficile mantenere il segreto abitando in un paese. Nel periodo di registrazione ho detto a pazienti ed amici che stavo facendo un corso per il lavoro e ho cercato poi di non pensarci conducendo la mia vita normale fino alla messa in onda.
D) Siamo alla fine Anna: ora quali sono i tuoi programmi …….
Il mio programma è cercare di fare articoli, video, attività, trasmissioni in cui spiegare e fare ricette “fit”: giustificando le scelte e gli abbinamenti anche da un punto di vista scientifico nutrizionale. Consigliando prodotti se ritenuti validi e spiegare come usarli. Inoltre, aprirò un home restaurant nell’abitazione dove vivo. Si chiamerà home restaurant a modo mio, il posto giusto dove pranzare o cenare fuori casa senza rinunciare alla linea e al gusto.
Una proposta di menù settimanale e solo su prenotazione che permetta di mangiare fuori casa seguendo “la tua dieta”.
Grazie Armando per l’intervista e un ringraziamento a tutti i followers che mi seguono sui social.
Grazie a te Anna e a presto.
Un ringraziamento particolare a Luca Scotto d’Antuono e al gruppo facebook MasterChef Italia per i suggerimenti nella preparazione di questa intervista.
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