Il ristorante Villa Elena di Bergamo in Città Alta riceve la seconda Stella Michelin. Con questo prestigioso nuovo riconoscimento della Guida Michelin 2025 il Gruppo Bartolini raggiunge un totale di quattordici Stelle, più una Stella Verde. Enrico Bartolini si conferma lo chef italiano più stellato, tra i primi tre al mondo con i colleghi Yannick Alleno e Alain Ducasse – Pubblicato da La Terra del Gusto blog magazine
Bergamo, 5 novembre 2025 – Nel cielo di Bergamo brilla una nuova coppia di stelle: sono quelle del ristorante Villa Elena che dal Belvedere di San Vigilio, circondata dalle Mura veneziane Patrimonio Unesco, si affaccia con la sua splendida terrazza sugli orti bergamaschi e sulla “città dei Mille”.
L’edizione 2025 della Guida Michelin assegna il secondo macaron all’insegna bergamasca condotta con impegno e passione dallo Chef Resident Marco Galtarossa e dal Restaurant Manager Filippo Maria Casè con le rispettive brigate. Il riconoscimento delle due Stelle Michelin arriva al secondo anno dall’apertura di Villa Elena dove Enrico Bartolini nel 2023 ha trasferito l’intero team dell’allora Casual Ristorante, il locale aperto nel 2016 – sempre in Città Alta contemporaneamente al Mudec di Milano e a La Trattoria di Castiglione della Pescaia – e premiato nello stesso anno con la prima Stella Michelin.
“Sono molto fiero di tutta la squadra di Villa Elena – commenta Enrico Bartolini – Marco Galtarossa è uno chef di cucina ricco di talento, ha un grande palato e un proprio stile che lo contraddistinguono, e che esprime in un contesto elegante, ricco di storia e di cultura. È importante ribadire quanto sia fondamentale il contributo di ogni collaboratore a tutti i livelli per poter ricevere un riconoscimento così prestigioso. Un particolare ringraziamento va ad Antonio Ferrari e Elena Maria Piatti che ci hanno permesso di aprire al pubblico questa meravigliosa villa storica nel 2023. Sono convinto che i luoghi storici vadano vissuti e la cucina, che racconta un messaggio contemporaneo e unisce le persone in ogni epoca, è un mezzo per far vivere anche i borghi e i piccoli centri di provincia oltre alle grandi città.”
Nato a Camposampiero, in provincia di Padova, Marco Galtarossa, classe 1989, è da quattro anni nel team di Enrico Bartolini. Profondamente legato alla cucina della sua terra e alla tradizione veneta, Marco Galtarossa riesce a interpretare gli ingredienti locali intrecciandoli con aromi, profumi e spezie dei territori in cui ha lavorato, grazie alla curiosità e alla voglia di sperimentare ed esplorare che fanno parte della sua vita e ispirano, quindi, anche la sua cucina. La sua vena creativa prende spunto principalmente dalle materie prime dei mercati che esplora ogni giorno e dal suo orto terrazzato caratteristico di Città Alta: i piatti di Marco Galtarossa interpretano con gusto moderno i meravigliosi ingredienti del territorio, dagli ortaggi ai formaggi delle valli, dalle carni ai pesci della tradizione italiana.
“Il nostro pensiero gastronomico si fonda su talento e territorio, un binomio che caratterizza tutti i nostri ristoranti” continua Enrico Bartolini. “Il talento è un dono naturale delle persone che ogni giorno operano in un luogo, in particolare degli chef e dei maître, i ‘capitani’ della squadra. Con il talento si caratterizza il racconto in cucina, il territorio esprime la ricchezza, la biodiversità e la filiera che circondano ogni ristorante e va valorizzato attraverso il talento. Scegliere un territorio e farlo diventare una destinazione attraverso la ristorazione: sono convinto che il ruolo e la missione di uno chef di cucina e di un ristoratore siano diventare interpreti di un territorio così da rendere unica e originale l’esperienza. Città Alta è un luogo magico e il Belvedere di San Vigilio che ci ospita è davvero unico. I clienti che sino a oggi ci hanno frequentato hanno reso possibile questo sogno dandoci stimoli e apprezzando ogni nostra idea. Grazie di cuore per averci fatto provare questa nuova emozione che restituiremo con passione e riconoscenza attraverso i nostri piatti e la cura della bellissima Villa Elena. Un ringraziamento va anche a Monica Biella General Manager del Gruppo che insieme a me da tredici anni conduce lo sviluppo della nostra attività; e, naturalmente, un sincero grazie alla Michelin per aver confermato tutte le Stelle agli altri nostri ristoranti.”
*** Ristorante Enrico Bartolini, Chef Davide Boglioli – Mudec-Museo delle Culture, Milano
** Glam, Chef Donato Ascani – Palazzo Venart, Venezia
** Locanda del Sant’Uffizio, Chef Gabriele Boffa, Relais Sant’Uffizio, Cioccaro di Penango (AT)
** Villa Elena, Chef Marco Galtarossa, Belvedere di San Vigilio, Città Alta, Bergamo
* Anima Ristorante, Chef Michele Cobuzzi, Hotel Milano Verticale|UNA Esperienze, Milano
* Bluh Furore, Chef Vincenzo Russo, Furore Grand Hotel, Furore (SA)
* Il Fuoco Sacro, Chef Alessandro Menditto, Petra Segreta Resort & Spa, San Pantaleo, Olbia (SS)
* Il Poggio Rosso, Chef Juan Quintero, Borgo San Felice Relais & Chateaux, Castelnuovo Berardenga (SI) anche Stella Verde
* La Trattoria Enrico Bartolini, Chef Bruno Cossio, L’Andana Resort, Castiglione della Pescaia (GR)
Nuove aperture
Palazzo Utini, Chef Roberto Monopoli, Noceto (PR)
L’Aurum, Chef Alberto Quadrio, L’Albereta Relais & Chateaux, Erbusco (BS)
www.enricobartolini.net
Villa Elena
Villa Elena è un’elegante villa di origine cinquecentesca arricchita a inizio Novecento con interventi di gusto eclettico tra ispirazioni barocche e stile Liberty: un edificio prestigioso e storico, tutelato dalla Soprintendenza alle Belle Arti, molto amato dai bergamaschi, che sorge nella parte più alta della città antica, all’interno del Parco dei Colli di Bergamo (un’area naturale protetta che si estende per 4.700 ettari considerata il polmone verde della città) e a ridosso delle Mura veneziane.
È in questo contesto elegante, tra sale affrescate e marmi policromi, che Marco Galtarossa, Filippo Maria Casè e i loro collaboratori raccontano il territorio che li circonda. Il progetto, curato dall’interior designer Stefano Guidotti e dal suo team, e dall’Arch. Alessandro Oggionni per la parte di ristrutturazione conservativa, ha mantenuto per il ristorante l’impianto originario dell’abitazione privata con la suddivisione in stanze che si susseguono definendo spazi intimi e riservati in cui gli ospiti si sentono accolti come in una casa.
Il ristorante ha un design elegante e contemporaneo, grazie alla scelta di materiali pregiati, arredi iconici e distintivi. Tre le sale a disposizione: al piano nobile, una grande sala conviviale affrescata con cinque tavoli, e due sale private al piano terra, entrambe decorate e con camino, che possono ospitare rispettivamente fino a sei e fino a otto posti; in prossimità dell’ingresso, la reception e il bar. Gli arredi e i complementi, dal design contemporaneo ed essenziale, creano un elegante contrasto con la ricchezza decorativa e la classicità dell’architettura circostante: le nuance calde del marrone, del verde e del prugna si accostano ai preziosi marmi arabescati e alla raffinata mise en place con porcellane e cristalli. L’ambiente circostante rievoca gli originari fasti della Villa. Sulla terrazza esterna è presente un dehors, dove in estate è possibile pranzare e cenare all’aperto, circondati da un parco secolare con tassi, magnolie e cedri del Libano, e dalle terrazze collegate da scalinate e vialetti che affacciano sulla Città Alta. L’effetto è quello di una sofisticata eleganza che accompagna l’ospite in un viaggio sinestetico che coinvolge vista, tatto, gusto e olfatto.
Comunicato