Miglior ricetta – L’idea di oggi: la pomarola toscana.

Oggi  pasta al pomodoro. Inrealtà non è semplice pomodoro, ma la pomarola toscana. Un piatto importante della nostra tradizione.

Oggi vediamo la ricetta della pomarola, potremmo trovarla già pronta, nei pratici e comodi barattoli di vetro, ma a noi piace prepararla fresca per i nostri clienti, come a casa.

Un sugo leggero,  senza soffritto,  ma saporito e con ingredienti sani e genuini. Un sapore unico con i profumi che anticipano la primavera. In ogni casa una piccola variante: magari ci potrete raccontare la vostra!

Ingredienti per 8 persone

1 kg pomodori freschi maturi San Marzano, Fiorentini o Cuore di bue – in alternativa pomodori pelati

1 una “bella” cipolla

2 carote

1 foglia  di sedano

10 foglie basilico

sale q.b.

olio extra vergine di oliva a crudo

in alcune varianti  anche aglio, prezzemolo, il burro nel piatto – fate voi secondo abitudini e gusto -.

Preparazione

Lavare bene i pomodori, anche misti,  e metterli in una pentola. Interi, leggermente incisi e portare a bollore, far sobbollire  per circa 15 minuti. Scolare gran parte del liquido di cottura se ne producono in eccesso (1). Se si usano i pomodori pelati ridurre questa cottura a 5 minuti e non scolare! Aggiungere tutte le altre verdure tagliate grossolanamente, un pizzicotto di sale e continuare a far sobbollire, fuoco medio e parzialmente coperto (coperchio e cucchiaio di legno …. di traverso) per almeno 45 minuti. Passare con il passatutto per separare le bucce o, se preferite, potete utilizzare un minipimer. Regolare di sale e condire la pasta, aggiungendo olio extra vergine di oliva a crudo.
Ottima con con gli spaghetti, ma si sposa con tante varietà di pasta: l’importante è che sia al dente.

(1) L’eventuale liquido in eccesso può essere utilizzato per un minestrone, per un risotto al pomodoro o anche per la pappa al pomodoro, o per allungare la pomarola se diventa troppo “soda”.

Nel piatto poi qualche foglia di basilico, il parmigiano e ……  buon appetito.

Ovviamente, come sempre, ci sono due “partiti: burro si, burro no.

Se volete, raccontateci la vostra versione. Vi aspettiamo.